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Serata conclusiva per la nona edizione di “Sguardi di Cinema Italiano”, la rassegna-cineforum organizzata dall’Associazione Sguardi e diretta da Michele Suma.
La manifestazione, per questa sua nona stagione, ha riscosso numerosi riconoscimenti di respiro nazionale, come la Targa d’argento dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per concessione dell’ On.le ministro Rutelli, accanto ai patrocini dell’AGIS, della FICE, dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Bari, della Città di Monopoli, la collaborazione del locale Liceo Galilei ed il fondamentale sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Monopoli.
Aperta da Vittorio Taviani, l’edizione 2008 della rassegna ha registrato nove plateali successi di critica e pubblico, grazie alle serate che hanno preceduto questa decima proiezione, ulteriore conferma di un progetto culturale che negli anni ha fatto di Sguardi una autorevole vetrina della nuova produzione cinematografica nazionale.
Per la serata conclusiva, il prossimo 28 Marzo, a poche settimane dall’uscita nelle sale, l’Associazione Sguardi, sempre attenta alla scena cinematografica nazionale, propone l’ultimo lavoro della regista Marazzi: VOGLIAMO ANCHE LE ROSE.
Saranno la regista ALINA MARAZZI ed il produttore GIANFILIPPO PEDOTE a presentare la pellicola al sempre più numeroso pubblico della rassegna: per ogni proiezione, infatti, è stato registrato un sould out, per un totale di 600 presenze a serata!
Distribuito nelle sale proprio alla vigilia dell’8 Marzo, questo nuovo lavoro di Alina Marazzi viene alla luce in un momento storico in cui molte delle conquiste femminili sembrano vacillare, sotto i colpi di un presente incerto e di una precarietà sempre più dilagante.
Con Vogliamo anche le rose la regista torna ancora una volta a presentarci un suo lavoro sotto forma di documentario. La Marazzi, infatti, è da sempre impegnata nel mondo del cinema e dell’arte ed il suo nome è legato a numerosi documentari come Il sogno tradito,1999, prodotto per RAI3, Ragazzi dentro,1997, prodotto per RAI 2, Il Ticino è vicino? 1995, Mediterraneo, il mare industrializzato, 1993, (52′), Il declino di Milano e, soprattutto, Un’ora sola ti vorrei, con cui ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali il premio per il miglior documentario al Festival di Torino 2002 e al Newport International Film festival (2003), la menzione speciale della giuria al Festival di Locarno 2002 e al Festival dei Popoli di Firenze 2002. Con Un’ora sola ti vorrei, suo primo ed amatissimo lungometraggio, la Marazzi racconta della vita e della morte di sua madre, Liseli Hoepli, avvenuta nel 1972, proprio nel periodo in cui le donne italiane si preparavano ad affrontare un decennio di battaglie e conquiste che cambiarono il modo di pensare e vivere la società italiana.
Vogliamo anche le rose è un prodigioso montaggio, curato magistralmente da Ilaria Fraioli, di fotografie, fotoromanzi, filmini di famiglia, inchieste e dibattiti televisivi, film indipendenti e sperimentali, riprese militanti e private, pubblicità , musiche e animazioni d’epoca e originali: la stratificazione visiva e sonora su cui la Marazzi ha saputo riscrivere una storia del passato recente alla luce di un futuro incerto. Tutto questo accompagna tre storie vere, tre diari al femminile recuperati dall’archivio di Pieve Santo Stefano e scritti proprio a cavallo degli anni ’67, ’75 e ’79.
Tre donne, che non si sono mai incontrate, ma hanno vissuto nell’Italia degli anni sessanta e settanta, in età diverse e in città lontane. Le loro storie reali, riportate in diari privati, sono in un’ideale continuità , testimonianza di lotte famigliari e politiche, personali e collettive, per affermare autonomia, identità e diritti in un paese fortemente patriarcale.
“Il film immagina gli eventi narrati nei diari ricorrendo a materiali di repertorio dell’epoca, accostandoli, forzandoli ed esaltandoli in una libera interpretazione che vuole andare al di là della ricostruzione storica per cogliere il più possibile tutta la verità emotiva e esistenziale di cui la storia è fatta – sottolinea nella presentazione del film la stessa Alina Marazzi - Ho voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni 60 e la fine degli anni 70 per metterla in relazione, a partire dal ‘caso italiano’, con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio. Con l’intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o addirittura platealmente rimessi in discussione”. Dove sono approdate oggi queste donne? – sembra chieder al suo pubblico la pellicola. Di quanto esigeva il celebre slogan “Vogliamo il pane, ma anche le rose”, con cui nel 1912 le operaie tessili marcarono con originalità la loro partecipazione a uno sciopero di settimane nel Massachusetts, forse il necessario, il pane, è oggi dato per acquisito, “ma le donne si sono battute per un mondo che desse spazio anche alla poesia delle rose – e conclude la Marazzi - Ed è una battaglia più che mai attuale”, tutto per rendere collettiva una dimensione privata.
Ad accompagnare la regista, Gianfilippo Pedote, milanese, regista di alcuni documentari di argomento sociale e per diversi programmi della Rai e produttore per il cinema e la televisione. Ha prodotto film lungometraggi come Fame Chimica, Il Mnemonista e diversi documentari tra cui Sorelle della stessa Alina Marazzi.
“Credo che concludere questa nona edizione con la Marazzi – dichiara il direttore Michele Suma – dia il senso della politica di promozione cinematografica che SGUARDI persegue da sempre. Le pellicole autoriali hanno il pregio dello spessore, dell’invito alla riflessione, dello sviluppo di nuova conoscenza. Il linguaggio documentaristico della Marazzi esalta queste finalità e merita quindi spazio, quello spazio che le dinamiche distributive e una certa logica degli esercenti sacrificano in nome del facile cinema. Ulteriore motivo di soddisfazione proviene dal ruolo che la città di Monopoli sta occupando nel panorama cinematografico nazionale, città riconosciuta come importante meta da artisti, attori e produttori, laboratorio di grande pubblico per un cinema italiano spesso “invisibile”.
Appuntamento presso il Cinema Visconti (Monopoli – Via Rattazzi 98) con i due previsti spettacoli delle 18:00 e delle 20:30.
Per ogni ulteriore informazione è a disposizione il sito www.sguardidicinemaitaliano.org e l’infoline 334/1310000.
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