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Anton Giulio Mancino presenta a Monopoli “Il processo della verità”

Giovedì prossimo, 11 Dicembre, alle ore 19 presso il Castello Carlo V, si terrà il secondo appuntamento di Pagine di Cinema Italiano, un altro evento culturale targato Sguardi.
La cine-rassegna che ha fatto della città di Monopoli il grande schermo del cinema italiano d’autore si appresta a compiere dieci anni.

Dieci anni di Sguardi di cinema italiano, ma soprattutto dieci anni d’incontri fra i grandi registi della nuova produzione nazionale ed il loro sempre più numeroso pubblico. L’Associazione Sguardi – sotto l’egida del direttore artistico Michele Suma – ha così deciso di cadenzare le settimane che precederanno l’edizione 2009 dell’ormai tradizionale ed attesa rassegna con grandi eventi culturali intimamente legati al mondo della settima arte.
Ad una settimana dall’incontro con Christian Uva, si torna a discutere di cinema partendo dalla pagine de Il processo della Verità, le radici del film politico–indiziario italiano. Sarà lo stesso autore Anton Giulio Mancino ad introdurre e riflettere sulle tante perplessità e sulle poche certezze che stringono in una “liaison dangereuse” cinema e politica.

Il prof. Mancino non ci propone l’ennesimo testo di critica cinematografica intorno al cinema politico, bensì una profonda ed accurata analisi del filone cinematografico “politico – indiziario”, nato e legato a due pellicole italiane degli inizi degli anni Cinquanta: Roma ore 11 (1952) di Giuseppe De Santis e Processo alla città (1952) di Luigi Zampa.

Pagina dopo pagina, Mancino conduce il lettore a riflettere sui punti cardinali di questa complessa filmografia, palesandone i legami con i metodi d’inchiesta di Cesare Zavattini e Aldo Capitini¸ massimo esponente della cultura della nonviolenza in Italia.

Il processo della Verità prende le mosse da soggetti inediti, diari, testimonianze, sceneggiature di film misconosciuti e rimasti incompiuti e soprattutto da documenti originali depositati presso gli archivi di Stato. Se ne desume un affresco della storia italiana degli ultimi 60 anni che coinvolge non soltanto i più importanti registi, ma anche maître a penser, intellettuali, politici ed alte cariche istituzionali

Creando una relazione proficua tra cinema e diritto, fra pellicola e storia contemporanea, il film politico-indiziario – secondo Mancino - invita lo spettatore a spingersi ben oltre l’evidenza, per smascherarne l’occultamento istituzionalizzato della matrice politica dei fatti e far emergere la verità. “Perché - come affermava Carnelutti, noto giurista e avvocato - soltanto la verità può operare il miracolo di salvare la libertà del cineasta e, insieme, la libertà dello spettatore”.

Si parte dal neorealismo e dalla sua presunta morte per arrivare all’analisi dei film di Francesco Rosi e Paolo Benvenuti, lasciando grande spazio alla ricostruzione della vera storia del capolavoro La terra trema di Luchino Visconti, lavoro di trasposizione dei pescatori del Verga dei Malavoglia, ma misteriosamente presentato con un titolo ben lontano dalla storia narrata. Cosa si cela dietro questo mistero? Forse un 1948 elettoralmente? Mancino lo svela.
Mancino incrocia piani di lavorazione, documenti ministeriali e i Diari redatti dall’allora aiuto-regista Rosi, catalizzando l’attenzione del lettore ed appassionando con un lungo strascico di dubbi e riflessioni che l’autore passa accuratamente in rassegna.

Mancherà alla presentazione del libro, il senatore Giovanni Pellegrino, ex – presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi, purtroppo impegnato in qualità di presidente della Provincia di Lecce in un sopraggiunto appuntamento istituzionale improrogabile.

“Con Mancino ci sarà da ascoltare e da scoprire. Il suo lavoro di ricerca non poteva che essere presentato e diffuso presso il pubblico di Sguardi, perché Monopoli è città di cinema, di spettatori attenti, di persone culturalmente curiose – ha dichiarato il direttore artistico Michele Suma - Il secondo appuntamento con i libri sul cinema sarà occasione di conoscenza di pagine che svelano i retroscena di pellicole italiane storiche, delle ragioni e delle finalità dell’autore che il film lo ha pensato e realizzato, sullo scenario di una Italia dei misteri insoluti e delle tracce ignorate”

In questo orizzonte, le date di Pagine di cinema italiano firmate da Christian Uva ed Anton Giulio Mancino (11 Dicembre - Il processo della Verità) assurgono così a valore aggiunto del processo di promozione del cinema nazionale, proprio delle finalità di Sguardi.
A disposizione il sito www.sguardidicinemaitaliano.org e l’infoline 334/1310000.

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