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Dopo le prime tappe di Cisternino e Ostuni, la quarta edizione dell’Ecologico International Film Festival, Festival del Cinema sul rapporto dell’uomo con l’ambiente e la società organizzato dall’Associazione Culturale Contemporary Art Addiction, torna a Nardò, il comune salentino dove il festival è nato nel 2008. Da lunedì 22 a mercoledì 24 agosto, il centro storico ospiterà , infatti, una intensa tre giorni di proiezioni, incontri e dibattiti con la presenza di autori, attori e registi.
Si parte lunedì 22 agosto (ore 20.30 – ingresso gratuito) in Piazza delle Erbe con la proiezione di quattro cortometraggi: Per l’hospice di Hospiz Jetzt, Silence di Ava Lanche, Out of erasers dello svedese Erik Rosenlund e lo spagnolo Daisy cutter di Enrique GarcÃa e Rubén Salazar. Alle 21.00 primo evento di S_cultura Sostenibile con il saluto del sindaco Marcello Nisi e un incontro sul tema “Il sogno di Juliano” con la presentazione e proiezione del film Arna’s children (I figli di Arna) di Juliano Mer Khamis, artista, attore e regista noto per il suo impegno politico e fondatore del Freedom Theatre, ucciso ad aprile da cinque colpi di pistola nel campo profughi di Jenin, dove viveva e lavorava. Il film documentario racconta la storia di un piccolo gruppo teatrale, lo Stone Theatre, fondato da Arna Mer Khamis (1929-1995). Arna è una donna forte ed energica, nata e cresciuta in una famiglia sionista e sposata con un arabo palestinese; fin dalla giovane età , attivista politica della sinistra israeliana ed educatrice. Nel 1989 raccoglie intorno a sé un gruppo di bambini palestinesi di 9-10 anni del campo di Jenin e progetta un sistema alternativo di educazione per tutti quei ragazzi le cui vite sono quotidianamente sconvolte dall’occupazione israeliana. Parlando in arabo, Arna si identifica profondamente con la sofferenza dei Palestinesi e incoraggia i bambini a dar sfogo alla rabbia e ad esprimere il proprio orgoglio e le proprie frustrazioni: il teatro diventa così lo strumento attraverso il quale questi ragazzi prendono coscienza di sé. Nel 2002 i carri armati israeliani entrano nel campo profughi di Jenin e la radono al suolo, evento che entra a far parte di quelle operazioni militari che il governo israeliano ha definito “Operazione scudo difensivo”. I “bambini di Arna” sono nel frattempo diventati combattenti e considerati i nuovi martiri della battaglia: Yussef muore da kamikaze nel 2001, Ashraf perde la vita nel corso degli scontri armati con l’esercito israeliano, Alla guida un gruppo di resistenza e morirà nel 2003. Soltanto pochi giorni dopo la battaglia, Juliano Mer Khamis ritorna a Jenin insieme al co-regista di Tel-Aviv Danniel Danniel per filmare l’accaduto e capire cosa sia successo realmente ai giovani ragazzi dello Stone Theatre che la stampa israeliana descrive ora come semplici terroristi, assassini e criminali.
Interverranno all’incontro, moderato da Cinzia Nachira (Jura Gentium), Omar Suleiman (Osservatorio Palestina) e Luigi De Luca (Vice Presidente Apulia Film Commission). Nel corso della serata sarà inoltre presentato ufficialmente il Premio dell’Ecologico Film Festival realizzato dall’artista Marco Calogiuri e dedicato proprio a Jiuliano Mer Khamis. “In questo modo”, sottolinea il direttore artistico Roberto Quarta”, ricordiamo non la morte dell’attore ma il suo eroismo in vita, il suo impegno per la pace. E proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una grande moneta con il suo profilo, perché speriamo che la pace possa diventare una possibilità di scambio tra i popoli”.
Dopo l’incontro proseguiranno le proiezioni dei film in concorso con Som Taujà di Borja C. Andrada, Loro della munnizza di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini e How was green our valley dell’iraniano Fereshteh Joghataei.
Anche martedì 23 agosto la serata (ore 20.30 – ingresso gratuito) parte con la proiezione di quattro cortometraggi in concorso: Senape Vs Ketchup dell’Istituto D’Oria Ciriè di Torino, 41°17′ N - Memorie del Regina Pacis di Alberto Chironi e Francesco Maggiore, Il nemico senza volto di Gianluca Mangiasciutti e Eclissi di fine stagione di Vito Palmieri. Dalle 21 secondo evento di S_Cultura Sostenibile con il saluto del Vice Sindaco di Nardò Carlo Falangone e un incontro sul tema “Alla scoperta di Gerusalemme” con la presentazione e proiezione del film “La Santa-Gerusalemme” di Francesca Muci. Interverranno, con la regista, il cantante dei Radiodervish Nabil Salameh, e Vincenzo Renna (Assessore all’immigrazione - Comune di Nardò). Il viaggio a Gerusalemme degli scrittori Franco Scaglia e Andrea Di Consoli è un documentario sentimentale e storico alla ricerca delle “porte” della Città Santa: non solo delle sette porte reali, di pietra, che introducono il viaggiatore e il pellegrino all’interno della città (Porta di Giaffa, Lion’s Gate, Porta dei magrebini, Porta di Damasco, Porta di Sion, Porta Nuova e Porta di Erode), ma anche di una simbolica e altamente significativa “ottava porta”, porta d’ingresso alla memoria dell’orrore dell’Olocausto. A seguire le proiezioni dei film in concorso Bye Bye Papi di Paola Manno e Il nostro male quotidiano di Simona Cocozza e Vittoria Iacovella.
Mercoledì 24 agosto la lunga maratona di proiezioni prende il via sin dalle 10.00 presso la Sala Convegni del Chiostro dei Carmelitani. Si parte con i film della sezione scuole. Sullo schermo I costruttori dell’I.S.C.T. “R.Rossellini” di Roma, Vendesi scarpine per bambino dell’I.I.S. “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli, Il feroce Saladino dell’Ist. Comp. “Nicolò Alunno” di Belfiore di Foligno (Pg), Cibo ed equità del Centro Multim. di Lecco e Ist. Sup. Rota di Calolziocorte (Lc). Si prosegue con Fuorilegge di Cosimo Caridi, Andreas Mazzia e Davide Ziveri, A Handful of Earth di Sahera Dirbas, L’ amico delle bestie di Federico Alotto e Oscar Ferrari. Dopo una breve pausa le proiezioni riprendono nel Chiostro alle 18 con Ramiro di Adam Selo, O’ moro di Cristophe Calissoni e Eva Offredo, Con le ruote per terra di Carlo Prevosti e Andrea Boretti, Giardini di piombo di Francesca Magnoni e Marco Colonna, Sotto casa di Baiardini, Bellunato, Ciocia e Parecchini e Klya’s law di Alessandro De Cristofaro. Dalle 20.30 in Piazza delle erbe spazio agli ultimi tre lungometraggi in concorso. Oil II tempo di Massimiliano Mazzotta, Sorelle d’Italia di Lorenzo Buccella e Vito Robbiani e A mao e a luva di Roberto Orazi (RM) I 2010 65’
Il concorso (al quale hanno partecipato circa 350 film da tutto il mondo) è strutturato in due sezioni (autori e scuole) e in quattro diverse sezioni, ambiente (film che trattano come argomento la natura, il paesaggio, l’energie rinnovabili, la città ), società (cultura, economia, valori umani, sfruttamento, ecc.), diversità (differenze culturali, razzismo, povertà , disagio, integrazione, ecc.), confini (convivenza fra popoli, religioni, etnie diverse, guerra, ecc.). Si può partecipare con cortometraggio (massimo 15 minuti), mediometraggio (tra i 16 e i 50 minuti) e lungometraggio (oltre i 51 minuti). La giuria è composta da Luigi De Luca (Vice Presidente Apulia Film Commission), Gabriele Russo (Kama Produzioni) e Lori Albanese (Coolclub.it , Nuovo Quotidiano di Puglia e quiSalento).
Il festival si chiuderà sempre a Nardò presso il Teatro Comunale il 23 settembre con la premiazione dei film vincitori alla presenza dell’attore, scrittore e regista Moni Ovadia e di Khalil Altoubat (Membro Consulta Islamica del Min. degli Interni)
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