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La tecnologia si evolve e così anche il modo di fare comunicazione multimediale. Andare ben oltre il tenersi al passo con i tempi, fino a precorrere mode, tendenze, espressioni artistiche e metodologie di lavoro: per qualcuno è già realtà , per qualcuno cinema, musica, internet e televisione sono tutt’altro che distinti ed inconciliabili. Tanto da pensare di poter raccontare una storia che parte da una sceneggiatura cinematografica per arrivare ad esprimersi attraverso la musica, le immagini, i ritmi di un video musicale. Tanto da pensare di cambiare il modo di fare cinema.
E’ così che nasce Evolution, un film onirico tanto ambizioso quanto affascinante che abbraccia il mondo dei video musicali come quello del cinema e del web. Un progetto che è un unicum nel suo genere, una sperimentazione figlia del XXI secolo che ambisce ad aprire la strada ad altrettanto importanti e simili esperimenti in futuro.
Sarebbe riduttivo etichettare Evolution come un unico prodotto. Il progetto in sé, dopotutto, nasce con l’idea di costituire tre distinti prodotti:
1 film, ossia 1 lungometraggio musicale, classificabile come Musical, della durata di 100 minuti circa;
2 cortometraggi, il primo chiamato Internet Trilogy e il secondo Ode to the West Wind, con le stesse scene del film, ma montate in maniera diversa a costituire 2 storie da 20 minuti totali (10 minuti ciascuno);
33 videoclip musicali da 3 minuti ciascuno.
Mentre nel film le scene si susseguono a formare una sequenza logica che percorrerla storia trattata nel soggetto cinematografico, nei videoclip musicali è la musica a dettare i tagli.
Tra i protagonisti di Evolution, due giovani modelle ed attrici molto promettenti: Francesca Veronica Sanzari, che proprio in queste settimane stiamo vedendo al cinema accanto a Claudio Bisio in Benvenuti al Sud, e Ana Rusiniuc, che ha partecipato all’ultimo promo televisivo de L’Infedele di Gad Lerner.
La storia di Evolution, ambientata per gran parte a Taranto negli anni ‘90, ma anche a Milano e San Francisco, narra delle vicende di 5 personaggi, tutti giovani e pugliesi. Due di loro partono per l’Italia Settentrionale, entrano in contatto con una realtà meno provinciale di quella dalla quale provengono e maturano.
I personaggi che rimangono al sud, inizialmente chiusi in se stessi, indossano simbolicamente una maschera antigas, che rappresenta rassegnazione, chiusura, mancanza di prospettive, ma anche un modo per proteggersi dall’inquinamento ambientale, come se per loro fosse l’unico problema di cui preoccuparsi. Fino a quando, agli inizi del nuovo millenio, si diffonde sempre più il fenomeno Internet che li proietterà verso nuove conoscenze, consentendo loro di entrare in contatto con i coetanei emigrati al Nord e di trovarsi uniti nel segno di un’evoluzione sociale e culturale. Il messaggio è duplice: da un lato si vuole affermare con decisione, tramite immagini forti, che il degrado ambientale è reale e va denunciato e combattuto, ma, allo stesso tempo, i problemi di questi giovani non possono risolversi semplicemente nella lotta contro il mostro siderurgico. E’ necessaria un’evoluzione, perchè concentrarsi soltanto sugli aspetti malati della realtà in cui si vive porta inevitabilmente ad ammalarsi, mentre considerare anche le potenzialità del proprio territorio aiuta ad aprire gli occhi, a gettare via la maschera per proiettarsi verso il miglior futuro possibile.
Il lavoro, realizzato in collaborazione con la Taranto Film Commission, non presenta alcun recitativo. Al contrario, basa la sua comunicazione su musica e immagini, aprendo, così, la strada ad un nuovo genere di cinema. Altrettanto innovativa è la metodologia di ripresa: sono state utilizzate soltanto macchine fotografiche reflex e iPhone 4, nessuna videocamera.
La colonna sonora di Evolution è già disponibile su Internet, in tutto il mondo, esclusivamente attraverso iTunes. L’intero progetto sarà , invece, presentato in diversi film festival internazionali.
Ideatore del progetto è l’eclettico Pierpaolo Zampini (PiolzAM), regista del film e autore della musica, residente a Milano, ma vissuto 18 anni a Taranto. Dopo i successi del web con i siti e le comunità online legate ad OnIRC.com (a suo modo anticipatore dei social network di oggi), Zampini si conferma un pioniere, dando vita ad un progetto nuovo, innovativo e che, come lui stesso conferma, “nel prossimo futuro saprà contagiare molti film-e-video-maker, sceneggiatori, registi e musicisti. Perchè questa Evolution è già Revolution, pronta a cambiare il modo di pensare e di fare cinema e musica”.
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