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Si è conclusa la sesta edizione del Festival del Cinema Invisibile di Lecce, concorso di cinema indipendente italiano ideato e diretto da Nicola Neto e Ornella Striani del Cineclub Fiori di Fuoco e organizzato unitamente all’Unione Italiana Circoli del Cinema con il patrocinio e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema.
L’evento si è tenuto presso il Teatro Paisiello grazie alla collaborazione con Astrà gali Teatro nell’ambito del progetto di residenza “Teatri Abitati: una rete del contemporaneo”.
Tanti gli autori intervenuti da ogni parte d’Italia che hanno presentato personalmente le opere ed animato il dibattito “Uniti e indipendenti: il cinema italiano che verrà ”.
Al termine delle ultime pellicole in concorso l’attrice salentina Eleonora Siro con il musicista e compositore Marco Arturo Messina al pianoforte hanno regalato al pubblico un’intensa performance.
La giuria, composta da Fabio Tolledi, regista di Astragali Teatro, dal giornalista Gabriele De Blasi e dagli studenti del Liceo Classico “G. Palmieri” di Lecce coordinati dalla Prof.ssa Lucilla Scozzi, ha assegnato il premio “Miglior Film 2011″ al cortometraggio “Bando di concorso” del regista campano Giovanni Meola, classe 1977, autore teatrale, regista e sceneggiatore che negli ultimi anni ha legato il proprio nome soprattutto al “Teatro della legalità ” e che utilizza l’arma dell’ironia contro la malavita organizzata.
Il film narra, infatti, in chiave grottesca e paradossale, le vicende di una guerra tra clan camorristici, con killer nevrotici e boss dai tacchi a spillo, e mette a confronto la tradizione letteraria e filmica napoletana di Totò con i nuovi modelli del cinema pulp americano.
A ritirare i premi, una esclusiva targa in cartapesta dell’artista leccese Carmen Rampino e il montepremi in denaro, l’attore Alessandro Palladino.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al corto di animazione “Gamba trista” di Francesco Filippi, la migliore regia a “Io sono qui” di Mario Piredda, la migliore interpretazione a Luca Lionello per “Taxi”, il miglior montaggio a “Gestes de la vie ordinaire” di Simone Cinelli, la migliore fotografia a “Lo sguardo eccentrico” di Antonio Fabio De Vecchi.
La “Menzione Speciale Cineclub” è andata a “Lettere dal deserto (Elogio della Lentezza)” di Michela Occhipinti.
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