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Dopo il successo alla 29esima edizione dell’Annecy Cinéma Italien, dove ha vinto il primo premio come miglior documentario, “Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi” torna in Francia e approda per la prima volta in Spagna. Il documentario di Vito Palmieri, regista 33enne bitontino, bolognese d’adozione, parteciperà a Les rencontres du Cinéma Italien di Grenoble e al Festival de Cine Italiano de Madrid, concorsi cinematografici che si svolgono ogni anno a novembre.
Arrivato alla sua sesta edizione Les rencontres du Cinéma Italien, organizzato dall’associazione Dolce Cinema, dal 2006 presenta il meglio della produzione cinematografica italiana contemporanea. Selezionato per la competizione, insieme a film come “Tatanka” di Giuseppe Gagliardi, “Il Valzer dello Zecchino” sarà proiettato giovedì 24 novembre nel cinema Le Club.
Lunedì 28 novembre sarà la volta di Madrid, dove per il quarto anno si svolge il Festival de Cine italiano organizzato in collaborazione con Cinecittà Luce – Filmitalia.
“Il Valzer dello Zecchino” è in concorso nella sezione Documentari insieme a “Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario e “Andata e ritorno” di Donatella Finocchiaro.
“Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi”, prodotto dalla pugliese Fanfara Film di Pippo Mezzapesa e Paky Fanelli e dalla bolognese Maxman Coop di Paolo Marzoni, in collaborazione con l’Antoniano di Bologna, racconta uno spaccato dell’Italia di oggi. Tre bambini diversi per origine e provenienza sociale si preparano a partecipare a una famosa manifestazione canora: lo Zecchino d’Oro. Ciò che li accomuna è l’amore e il fermento delle famiglie.
Il documentario ha vinto lo scorso giugno il premio speciale della giuria al Festival Internazionale Arcipelago di Roma e a settembre il primo premio come miglior documentario all’Annecy Cinéma Italien. Sempre nel corso dell’anno ha partecipato al Bif&st di Bari nell’ambito della sezione Puglia & Cinema e alla Rassegna Italia vera che si è svolta al Palazzo delle Esposizioni di Roma. A livello internazionale il documentario è stato selezionato al Winter Film Festival di Montevideo in Uruguay.
Vito Palmieri, laureato in Filmologia al Dams di Bologna, ottiene i primi apprezzamenti da critica e pubblico nel 2006 con “Tana libera tutti”. Finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e candidato nello stesso anno ai David di Donatello, il cortometraggio si aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti, tra cui il premio della giuria al Festival Arcipelago nel 2007 e un premio al festival di Novosibirsk in Russia. Seguono “Se ci dobbiamo andare, andiamoci” del 2009, presentato al festival Human Rights di Bologna, ed “Eclissi di fine stagione” del 2010, selezionato al Giffoni Film Festival, nella sezione Diritti umani.
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