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Mentre si accingono a partire gli Europei di calcio e a due giorni dalla prima partita della Nazionale italiana, il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission – la rete di sale cinematografiche di qualità - ospita eccezionalmente il film “Il mundial dimenticato” di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni.
La pellicola sarà proiettata da stasera 8 giugno al Piccolo di Santo Spirito-Bari alle 22.15 dove interverrà anche Filippo Macelloni e al DB d’essai di Lecce alle 22.30.
“I Mondiali del 1942 non figurano in nessun libro di storia, ma si giocarono nella Patagonia argentina”. Da questa frase di Osvaldo Soriano (tratta dal racconto “Il figlio di Butch Cassidy”, Einaudi 1995) prende origine “Il Mundial dimenticato”, un film che, prima ancora della sua uscita in sala, è riuscito ad appassionare il pubblico sul “caso” dei campionati scomparsi del 1942.
Partendo da una suggestione letteraria, il film di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni ricostruisce alcune pagine mancanti delle cronache sportive, prendendo la finzione e dandole forma di realtà . Per far questo ottiene la complicità di grandi nomi del calcio, come Roberto Baggio, Gary Lineker, Jorge Valdano e il presidente onorario della Fifa João Havelange, di storici come Pierre Lanfranchi e Osvaldo Bayer, di giornalisti sportivi come Darwin Pastorin o l’argentino Sergio Levinsky, nel ruolo di detective alla ricerca del mondiale scomparso.
“Del racconto di Soriano – affermano i due registi toscani – ci ha subito colpito, come tutta la sua letteratura, la commistione tra leggenda e realtà . Il calcio lo abbiamo quindi usato come scenario, in un contesto storico-realistico, il periodo della Seconda guerra Mondiale, mescolandolo a temi come l’emigrazione europea in Patagonia. I nostri riferimenti, per quanto riguarda il “genere” del mockumentary, non possono esulare dallo Zelig di Woody Allen, ma ci ha ispirato nello stile anche il recente Exit Through the Gift Shop e anche un documentario “vero” come When we were kings, che mescola testimonianze e immagini d’archivio”.
“Questo è un piccolo film dalle grandi emozioni, un mosaico che unisce più elementi, dalla storia alla guerra, dal calcio giocato a quello raccontato e che ha esaltato i nostri ricordi calcistici d’infanzia, con tutte le mitologie e gli stereotipi di questo sport, dal bomber alla suddivisione in campo tra buoni e cattivi”.
Irrompe anche l’attualità calcistica: “Da veri appassionati di calcio come siamo, speravamo di riuscire a proiettarlo a Coverciano e mostrarlo ai giocatori della Nazionale, ma visti gli ultimi fatti e sviluppi delle nefande vicende del calcio-scommesse, non credo ci riusciremo… peccato!”.
Il film - che è stato presentato a settembre 2011 alla 68° Mostra del Cinema di Venezia (Giornate degli Autori) - ha recentemente ottenuto una “Menzione Speciale” dalla giuria guidata da Gianni Minà all’International Film Festival di Bari diretto da Felice Laudadio.
Altro riconoscimento è arrivato dal Bellaria Film Festival, che ha assegnato al film la “Menzione Speciale Casa Rossa”. E ora sarà la volta della Cina, dove Il Mundial dimenticato parteciperà in concorso al prossimo International Film Festival di Shanghai, l’evento cinematografico più importante dell’Asia, dal 16 al 24 giugno.
Il film adotta il linguaggio dell’inchiesta, intrecciando un racconto che, quanto più si avventura nel fantastico e nel visionario, tanto più appare reale e veritiero. Non a caso Il Mundial dimenticato è stato preceduto da una fortunata campagna virale sul web, realizzata da Domenico Nucera in collaborazione con TBWA, alla quale si sono prestati grandi nomi del calcio (i calciatori José Altafini, Gigi Buffon, Roberto Sosa e i giornalisti Fabio Caressa, Darwin Pastorin) e l’organizzazione umanitaria Survival, che in pochi giorni ha totalizzato oltre 250mila contatti sul web, portando l’attenzione sui Mondiali del 1942.
Il film è prodotto dalla Verdeoro di Daniele Mazzocca - già produttore di Saimir, L’erba proibita e Rosso come il cielo – e l’argentina Dock Sur Producciones di Andrea Nocella, in collaborazione con Rai Cinema, Rai Trade, Cinecittà Luce e Nanof, e con il supporto del Mibac e dell’Incaa.
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