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Proseguono gli appuntamenti con i lungometraggi in pellicola di Sguardi di Cinema Italiano, la rassegna-cineforum organizzata dall’Associazione Sguardi, sotto l’egida del direttore artistico, il prof. Michele Suma.
La rassegna è giunta alla nona edizione ed ha ottenuto per l’alto valore artistico e culturale la Targa d’argento dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per concessione dell’ On.le ministro Rutelli, accanto ai patrocini dell’AGIS, della FICE, dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Bari, della Città di Monopoli, la collaborazione del locale Liceo Galilei ed il fondamentale sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Monopoli.
Vetrina del cinema nazionale, la cinerassegna di Sguardi continua a presentare con il favore del pubblico le nuove pellicole della produzione italiana, portando contro corrente sul grande schermo opere pluripremiate, segno della vitalità di un cinema italiano che, slegato dalle catene dei soliti circuiti commerciali, sa ancora affascinare e far riflettere.
È il caso del regista Fabrizio Cattani, che, insieme all’attore Pascal Zullino, il prossimo 1 febbraio presenterà a Monopoli il suo Il Rabdomante, una storia profonda ed intensa, capace di farci capire quanto il cinema rappresenti ancora un mezzo di poetica riflessione sulla realtà .
Cattani, il terzo dei 10 registi che scandiranno questi tre mesi di Sguardi, segue in ordine di proiezione i successi di pubblico ottenuti dal Maestro Taviani e dal regista Malaponti, che nelle scorse settimane hanno mobilitato più di 550 spettatori a proiezione e catalizzato le attenzioni di giornali e media nazionali.
Come secondo la ben rodata formula della rassegna Sguardi, il regista, insieme all’attore protagonista, introdurrà la pellicola e risponderà ai quesiti posti dal pubblico in sala.
Negli ultimi anni Fabrizio Cattani ha collaborato con numerosi registi di respiro nazionale, come Marco Ferreri (Nitrato d’argento), Francesca Archibugi (Il vento), Ferzan Ozpetek (Cuore Sacro) e Claudio Bigagli (Il guerriero Camillo), riuscendo anche a classificarsi finalista ai Golden Globe del 1999, come autore e regista de L’abito, un cortometraggio in bianco e nero. Grazie alla sua passione per il cinema, Cattani è riuscito mettere d’accordo pubblico e critica, vincendo laddove molti hanno fallito. Ricordiamo il suo Premio della Critica al Festival Europeo del Cinema di Viareggio, come autore e regista del cortometraggio Mattina e la sua vittoria al Progetto di Sviluppo per sceneggiature istituito dall’Istituto Luce per Ministero dei Beni Culturali, grazie ad Albaventura.
In questi mesi dopo aver ultimato il lungometraggio in rassegna, Il Rabdomante, Fabrizio Cattani è tornato al lavoro, continuando la stesura della sceneggiatura (dal titolo provvisorio) di Dietro lo specchio.
Il film in rassegna, Il Rabdomante è stato realizzato attraverso la formula “The Coproducers”, un sistema che realizza prodotti audiovisivi in “co-produzione” congiunta di tutti i partecipanti, i quali diventano, in cambio del loro contributo produttivo, (finanziario, lavorativo o artistico), proprietari di una quota dei diritti di sfruttamento economico del film.
Un modo, per le nuove generazioni di cineasti, per liberarsi dai soliti clichè cinematografici, imposti dai pregiudizi di produttori e distributori, attenti più che al risultato alla sua commercializzazione.
Nel film, sullo sfondo di una terra assetata in cui la malavita ha il controllo dell’acqua, due fragili destini si incrociano: la storia di Harja e quella di Felice, che, uniti nella loro solitudine di ultimi, riusciranno a cambiare le loro vite. Ad interpretare Harja e Felice due nomi d’eccezione: l’ungherese Andrea Osvart e l’italiano Pascal Zullino.
Nata a Budapest nel 1979, la Osvart sarà una delle tre presentatrice del prossimo Festival di SanRemo, insieme al Baudo nazionale ed alla pugliese Bianca Guaccero. Un curriculum di tutto rispetto per la giovane attrice, che negli ultimi anni ha recitato in film con le regie di Zaccaro (Il Bell’Antonio), di M. Spano (La Caccia), De Sica (The Clan), Hallstrom, Hickox ed altri.
Il personaggio di Felice è stato scritto appositamente per Pascal Zullino, per lo stesso motivo i luoghi d’ambientazione della storia sono quelli della sua infanzia, Matera e i suo dintorni, che per le cinque settimane di riprese hanno fatto da sfondo all’intera vicenda. “In un universo arido, secco, violento, lunare ma altrettanto affascinante e incantevole dell’Italia del Sud abbiamo deciso di muoverci e di seguire Felice, un personaggio che nonostante immerso nella polvere e nella violenza è e rimane un puro – hanno reso noto gli autori della coproduzione - Felice è un diverso, è un messia portatore di un dono: la rabdomanzia. Felice è l’unico che è ancora in grado di capire la terra e l’acqua. Una persona mite che ha la saggezza delle tradizioni. Un perdente che invece si ribellerà come fosse un elemento della natura, alle barbarie, alle violenze che germogliano intorno a lui perpetrate dal malavitoso Ninì Cintanidd”. Pascal Zullino ha calcato i palchi e le scene di numerose opere, spaziando dal teatro alla televisione, fino ad approdare sul grande schermo. Albertazzi, Foà , Albanese, Miniero e Genovese sono solo alcuni dei nomi con cui il lucano ha collaborato nel tempo.
“Sarà l’occasione – ha dichiarato il direttore Michele Suma - per sostenere un’altra bella ma invisibile pellicola italiana. Il tutto esaurito delle prime due serate dimostra che il buon cinema italiano esiste, mentre è assente una attenzione ed una strategia della distribuzione”.
Appuntamento presso il Cinema Visconti (Monopoli – Via Rattazzi 98) con i due previsti spettacoli delle 18:00 e delle 20:30.
Per ogni ulteriore informazione è a disposizione il sito www.sguardidicinemaitaliano.org e l’infoline 334/1310000.
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