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Tre cortometraggi interamente prodotti da Apulia Film Commission per “Progetto Memoria”, saranno programmati tra oggi (martedì 19) e domani (mercoledì 20) sul canale “RaiStoria” per il ciclo “Viaggio in Italia – Puglia”.
S’inizia questa sera, alle 20, con “Lutto di civiltà ” di Pierluigi Ferrandini (16 min.), cui seguirà “Danze di Palloni e di Coltelli” di Chiara Idrusa Scrimieri (34 min.). Domani, mercoledì 20 alle 20, toccherà a “Mimmo, Mimino e Mimì ossia Domenico Modugno” di Antonella Sibilia e Michele Roppo (45 min.).
“Lutto di civiltà ”, scritto e diretto da Gierluigi Ferrandini, è incentrato sulla figura di Giuseppe Di Vagno a 90anni dal suo assassinio per mano dei fascisti (Mola di Bari 1921). Il film breve, racconta i prodromi del fascismo attraverso l’esperienza umana e politica di Di Vagno, il cui omicidio coincise con l’entrata in parlamento di Benito Mussolini. Un ritratto della prima illustre vittima del nuovo movimento politico che si andava affermando attraverso l’uso della violenza e della sopraffazione in tutti gli strati sociali del nostro Paese.
“Danze di Palloni e di Coltelli” di Chiara Idrusa Scrimieri, racconta i segreti più profondi della danza-scherma, espressione artistica e tradizionale del Capo salentino. Dei segreti di questa danza, così vicina all’arte marziale, è depositaria la famiglia Donadei di Parabita, che da sempre veglia sulla conservazione dei suoi simboli e delle sue regole. Leonardo Donadei, ereditando l’arte del padre, vive la memoria tra conservazione e innovazione, anche coltivando l’antica arte dei palloni che decorano il cielo durante le feste del paese.
“Mimmo, Mimino e Mimì, ossia Domenico Modugno”, di Antonella Sibilia e Michele Roppo, è un’inchiesta mai affrontata prima sull’appartenenza territoriale del padre dei cantautori italiani che ha tanto giocato sull’equivoco delle origini: prima siciliano, poi napoletano, sanpietrano e infine polignanese. Nel presentarsi alla televisione francese Modugno si è perfino inventato un luogo inesistente del messinese indicandolo come suo paese di origine e ha peraltro raccontato di essere figlio di una tribù di zingari. In realtà era un cittadino del mondo con radici profonde nel Sud d’Italia di cui padroneggiava perfettamente i dialetti e le intonazioni.
Progetto Memoria è un percorso che mira a costruire un primo nucleo di un archivio audiovisivo della storia pugliese. Volti e storie della Puglia affidati a giovani filmakers che offrono uno spaccato della ricostruzione dell’identità pugliese del ‘900, attraverso trame narrative che ripercorrono luoghi ed eventi di interesse sociale, culturale, artico e storie di personaggi pugliesi che hanno contribuito alla definizione della storia della Regione Puglia.
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