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Frontiere - il programma di Giovedì 29 Settembre

FRONTIERE-LA PRIMA VOLTA” PROGRAMMA DI GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE.

“ROSSO DI SERA” (ALLE 21.30) AL TEATRO PETRUZZELLI SARANNO OSPITI MAYA SANSA, ADONIS, GIANRICO CAROFIGLIO, ANIMMAMERSA, VINICIO CAPOSSELA, DIEGO AMADOR TRIO, DANIELE VICARI, DAVIDE VITERBO.

PER “LE ANTEPRIME DI FRONTIERE”, ALLE 19.30 AL MULTISALA GALLERIA, IN PROGRAMMA LA PROIEZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONE DEL FILM “NI ALLAH, NÃŽ MAITRE” DI NADIA EL FANI.

DUE GLI INCONTRI PREVISTI PER “LE CONVERSAZIONI DI FRONTIERE”: “UN DESIDERIO DI CITTÀ”, CON IL GRANDE ETNOLOGO E ANTROPOLOGO FRANCESE MARC AUGÉ, L’ANTROPOLOGA E ARCHITETTO ALESSIA DE BIASE E L’ARCHITETTO PIERO ZANINI, “SCIENZA E LETTERATURA: LA SCOPERTA”, CON LO SCRITTORE E GIORNALISTA BRUNO ARPAIA E IL BIOLOGO E ACCADEMICO DEI LINCEI CARLO ALBERTO REDI.

Domani, giovedì 29 settembre alle 21.30, secondo appuntamento al teatro Petruzzelli per ROSSO DI SERA, serate “fusion” con concerti, letture, performance, progettate per coinvolgere il pubblico tra emozione e ragione, alla ricerca di un equilibrio anche estetico della comunicazione, nel tema monografico “la prima volta” (l’esordire, la scoperta, il futuro) scelto per questa prima edizione di “FRONTIERE – La prima volta” (ingresso 5 euro, studenti, minori e over 65 1 euro).

Col flamenco rock dello spagnolo Amador, la genesi dell’esilio e della ribellione femminile è affidata alla lettura di Maya Sansa dal poema di Adonis, il maggiore poeta arabo vivente, “Storia lacerata nel corpo di una donna”, mentre Animmamersa presenta Il terremoto delle donne – Voci e visioni dall’Aquila. Lo scrittore italiano Gianrico Carofiglio legge il suo testo Bari, città di frontiera e il cantautore Vinicio Capossela racconta il “Mediterraneo il mare del mito. Gli inganni, le promesse, le risacche”.
Nel ventesimo anniversario (1991) dello sbarco a Bari dei 20mila albanesi della nave Vlora, il primo grande esodo verso l’Italia, Daniele Vicari presenta cinquanta minuti del film in lavorazione La nave dolce.

Il reading della Sansa sarà incentrato su una scelta tra i monologhi della storia di Hagar, la schiava e concubina di Abramo ripudiata e in cerca di giustizia e riscatto.
Il cuore pulsante del libro è la voce della donna che parla alla luna, agli astri, al deserto, e parla di sé, del proprio corpo, con una mirabile energia lirica e uno sconvolgente intento di rivendicare per la donna un ruolo diverso, nuovo, decisivo nel mondo. Adonis si cala nella voce e nel corpo di lei, scrive versi al femminile, carnali, cosmici, che glorificano l’amore come potenza eversiva, contro ogni rigidità mortuaria di poteri, religioni e dogmi: “La natura è come me. / Siamo due seni in un solo corpo”. A chi disprezza lei e l’amore chiede: “Perché allora l’universo scrive i suoi segreti / con mano di innamorato?” Il corpo di donna, che fiorisce, che è un universo d’amore, che è incanto, inizio, nodo che tiene insieme visibile e invisibile, è il vero protagonista di questo libro. Nel testo si trovano riferimenti alla cultura biblica, sumera, egizia, greca, echi della poesia occidentale più amata dall’autore.

La performance di Maya Sansa, si svolgerà con l’accompagnamento musicale del violoncellista Davide Viterbo alla presenza di Adonis, che viaggerà da Beirut a Bari per assistere a questa prima lettura assoluta dei suoi versi in Italia.

Inserita nella “trama” della seconda serata di ROSSO DI SERA anche la proiezione del documentario La nave dolce work in progress di Daniele Vicari, documentario dedicato al ventennale dell’arrivo nel porto di Bari della nave Vlora, carica di 20mila albanesi. A seguire lo scrittore Gianrico Carofiglio, tra gli autori più tradotti in tutto il mondo, con una lecture su “Bari, città di frontiera”, mentre Vinicio Capossela racconterà il suo “Mediterraneo il mare del mito. Gli inganni, le promesse, le risacche”. Spazio ad Animmamersa con la performance Il terremoto delle donne – Voci e visioni dell’Aquila, appunto, che, oltre a riportare alla luce il dramma non ancora risolto vissuto dalle gente del Capoluogo abruzzese, mette in evidenza quanto è stato importante il ruolo delle donne aquilane nella sopravvivenza e nel ripristino della quotidianità del post terremoto.
Infine, la performance musicale di Diego Amador Trio formazione considerata tra le più interessanti del panorama jazzistico internazionale, capace di unire l’anima del flamenco con le suggestioni del jazz.

Ogni serata ROSSO DI SERA - presentata da Gino Castaldo con la regia di Gianpiero Borgia - proporrà gli aforistici video Painting/Retoque del celebre videoartista belga, in esposizione al Moma di New York, Francis Alys.
Il programma della giornata prevede due appuntamenti a ingresso libero con “LE CONVERSAZIONI DI FRONTIERE” nell’ex Palazzo delle Poste dell’Università degli Studi di Bari (ingresso libero). S’inizia, alle 11, con “Un desiderio di città”, incontro alla quale partecipa il grande etnologo e antropologo francese Marc Augé, l’antropologa e architetto Alessia de Biase e l’architetto Piero Zanini, introdotti da Stefano Costantini, caporedattore “la Repubblica” Bari.

La città, il mondo. Due rappresentazioni della civiltà moderna che relazionate all’attività costante degli uomini, restituiscono il senso primo della frontiera: il passaggio, l’attraversamento che preannuncia l’incontro, l’anelito a compiere il salto oltre, e il timore di spostarsi al di là. Percorsi che ridisegnano il paesaggio dell’intero pianeta inseguendo la modernità. Un fenomeno che amplifica gli spazi, non solo del consumo, secondo il diktat
della società dei media, ma anche della circolazione dei saperi, della comunicazione istantanea che moltiplica gli orizzonti noti. E se la città del XX secolo, costruita sul modello europeo, è il massimo esempio della modernità che avanza, ecco che il mondo urbanizzato realizza nella frontiera il desiderio di relazionarsi con l’altro, conservando la propria individualità e arricchendosi nel confronto. Nel tempo in cui la globalizzazione ci ha consegnato i non luoghi come fulcri anonimi della asocialità confinata, la frontiera, intesa nella sua accezione positiva di passaggio, è la scoperta di un mondo senza confini. Tra antropologia e architettura, il compiersi della socialità, nel rito d’iniziazione dell’esordio empirico.
“Scienza e letteratura: la scoperta”, è il titolo dell’incontro realizzato in collaborazione con i Presìdi del Libro di Bari che vede protagonisti lo scrittore e giornalista Bruno Arpaia e il biologo e accademico dei Lincei Carlo Alberto Redi, introdotti da Enrica Simonetti, caposervizio Cultura e Spettacoli “La Gazzetta del Mezzogiorno (alle 18).
Viviamo nel secolo delle “scienze della vita”. Abbattuto il pregiudizio che rimarcava lo sguardo oggettivo della scienza sulla realtà, opponendolo a quello soggettivo della letteratura, e accomunate dal ricorso alla metafora e all’analogia per spiegare il mondo, scienza e letteratura si alleano in una sorta di percorso illuminante. Quando scienza e letteratura si incontrano quindi, il risultato non può essere altro che l’allargamento di un orizzonte che perde la sua linea di demarcazione, generando interesse e conoscenza. Un’alchimia in grado di indagare questioni fondamentali del vivere e all’apparenza complicate, rendendole accessibili e fruibili e contribuendo così alla divulgazione del sapere scientifico. E se già Lucrezio ricorreva alla poesia nel suo “De rerum natura”, Dante strutturava scientificamente la sua “Divina Commedia”, e invitava a superare le frontiere dell’ignoto per seguire “virtute e canoscenza”, e poi Jules Verne, sul finire dell’Ottocento, faceva navigare il suo antesignano sottomarino Nautilus “Ventimila leghe sotto i mari”, i letterati contemporanei si misurano con la ricerca e le scoperte che investono la nuova era della biologia, dalla genetica alle nanotecnologie passando per la biologia sintetica. Un intreccio tra creatività dell’arte e nuove frontiere della scienza che è poi il racconto incessante della vita.

In anteprima nazionale, alle 19.30 al Multisala Galleria, proiezione del film “NI ALLAH, NÃŽ MAITRE” di Nadia El Fani.
Ni Allah, ni maitre è un documentario ‘necessario’ che la regista ha girato per le strade e le piazze della Tunisia negli ultimi mesi del 2010. Il film difende un principio chiaro ma controverso, vale a dire il riconoscimento nella prossima costituzione democratica tunisina di pieni diritti per i fedeli di tutte le religioni, ma anche per atei e agnostici.
Infine, alle 20.30 al cinema Abc per la rassegna a ingresso libero “FILM DI FRONTIERA”, proiezione del film GERONIMO di Walter Hill, con in sala il protagonista del film Wes Studi.
Rinchiuso con i suoi Apaches Chirikahua nella riserva di Turkey Creek, a causa di numerosi soprusi, nel 1885 Geronimo si ribella e riprende le armi. La guerra indiana ricomincia ai confini col Messico. Ridotto con pochi uomini, Geronimo si arrende al tenente Charles Gatewood suo amico. Circoscritto al biennio 1885-86, è la storia di una sconfitta che celebra il vinto e vitupera il vincitore.

I biglietti sono disponibili gratuitamente a partire dalla 18.30 ogni giorno presso il botteghino del cinema Abc.

Visibile fino al 23 ottobre nell’ex Palazzo delle Poste (tutti giorni dalle 10 alle 21, ingresso libero) la mostra fotografica “La prima volta di Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e Olivo Barbieri” a cura di Pier Giorgio Carizzoni.

Al Cineporto di Bari, invece, è visibile fino al 5 ottobre la mostra documentaria “IntegrAzione”: vent’anni dagli sbarchi albanesi sulle coste pugliesi realizzata da fotoreporter Vittorio Arcieri per Integra Onlus (ingresso libero, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).

“FRONTIERE – La prima volta”, fino al 1° ottobre si svolgerà tra i saloni dell’ex Palazzo delle Poste dell’Università di Bari, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Cinema ABC, il Multisala Galleria, e il Cineporto di Bari in Fiera del Levante, è una ricerca, un tragitto, un’opportunità di conoscere temi e protagonisti, un passo lungo le frontiere, di là da ogni luogo comune.

“FRONTIERE – La prima volta”, ideata da Oscar Iarussi che la dirige con Silvio Danese e Pier Giorgio Carizzoni, è promossa dalla Regione Puglia e dall’Unione Europea con fondi FESR 2007-2013 riferiti all’Asse IV - Linea d’Intervento 4.3, e organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission, ed è organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Comune di Bari e la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

INFO su orari e prezzi: www.frontiereweb.it

Con preghiera di pubblicazione e/o diffusione

Bari, mercoledì 28 settembre 2011

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