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“FRONTIERE-LA PRIMA VOLTA” PROGRAMMA DI VENERDI’ 30 SETTEMBRE.
ULTIMO APPUNTAMENTO DI “ROSSO DI SERA” (ALLE 21.30) AL TEATRO PETRUZZELLI SARANNO OSPITI EMANUELE ARCIULI, WES STUDI, TOMMY LEE JONES (INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER “FRONTIERE”) E ALESSANDRO BARICCO. IL PREVISTO CONCERTO DI JOHN TRUDELL, INVECE, E’ STATO ANNULATO PER MOTIVI PERSONALI DELL’ARTISTA.
PER “LE ANTEPRIME DI FRONTIERE”, ALLE 18 AL MULTICINEMA GALLERIA, ANTEPRIMA NAZIONALE DI “SONO RIMASTA SENZA PAROLE” DI ELISABETTA SGARBI. ALLE 19.30, ANTEPRIMA EUROPEA DEL FILM “THE ONLY GOOD INDIAN” DI KEVIN WILLMOT.
“LE CONVERSAZIONI DI FRONTIERE”, ALLE 11 ALL’EX PALAZZO DELLE POSTE, PROPONE UN INCONTRO SUL TEMA “IDENTITA’ DI FRONTIERA”, CON MICHELA MARZANO E MAURO COVACICH DIAGOLERANNO CON ANAIS GINORI.
Domani, venerdì settembre alle 21.30, terzo e ultimo appuntamento al teatro Petruzzelli per ROSSO DI SERA, con un focus sulla frontiera americana e sulla cultura “native american” con le esecuzioni del pianista Emanuele Arciuli da due grandi autori americani contemporanei (Barbara Croall: “Mazhenaabikiniganing Aagawong - Inscription Rock”, e John Adams: “Phrygian Gates”), con la lettura esperienziale di Wes Studi - attore nativo americano, protagonista di film come Geronimo, Balla coi lupi e Avatar - a cui si combina il Monologo sull’America di Alessandro Baricco. Tommy Lee Jones, attore e cineasta, regista di “Le tre sepolture” e di “Sunset Limited”, “partecipa” con una videointervista esclusiva per FRONTIERE.
A introdurre il tema della serata sarà l’attore WES STUDI, “Cherokee” per eccellenza tanto da incarnare Geronimo, il controverso guerrigliero pellerossa protagonista dell’omonimo film di Walter Hill. Nella sua lunga carriera di attore, Studi ha interpretato straordinari ruoli cinematografici, l’ultimo quello di Eytucan, il nel kolossal di James Cameron Avatar Ma altrettanto indimenticabili sono l’interpretazione di Magua in L’ultimo dei Mohicani, accanto a Daniel Day Lewis, per la regia di Michael Mann, così come il suo esordio davanti alla macchina da presa, nella parte del guerriero pawnee nel pluripremiato Balla coi lupi diretto da Kevin Kostner. Studi, che fino all’età di 17 anni parlava solo la lingua cherokee, oltre ad essere stato anche veterano nella guerra del Vietnam, alterna alla carriera di attore quella di musicista e scultore. Per ROSSO DI SERA l’attore americano sarà protagonista di una lettura dedicata al tema della Frontiera dal punto di vista dei “Nativi americani”.
Lo stesso tema sarà affrontato da un altro grande del cinema come TOMMY LEE JONES, che sarà presente in teatro attraverso una video intervista video rilasciata in esclusiva per FRONTIERE e di cui nel corso della manifestazione è stato presentato in anteprima italiana il film da lui diretto e interpretato Sunset Limited, dalla pièce teatrale di Cormac Mc Carthy.
Anche se qualcuno lo ricorderà nella parte del compagno di stanza di Ryan O’Neal in Love Story, per tutti Tommy Lee Jones è lo sceriffo federale Samuel Gerard sulle tracce dell’innocente condannato a morte Harrison Ford in Il fuggitivo, interpretazione che gli l’Oscar come miglior attore non protagonista. Tra i suoi film ricordiamo “JFK”, “Il cliente”, Batman forever, Men in black, Men in black II, Non è un paese per vecchi. Regista a sua volta, nel 2005 ha diretto, prodotto e ainterpretato la pellicola modern-western Le tre sepolture, con la quale vinse il Festival di Cannes come miglior attore maschile. Il suo ultimo film è Captain America – Il primo vendicatore.
Monologo sull’America è anche la performance di ALESSANDRO BARICCO. Dai suoi numerosi romanzi, alle trasmissioni radiofoniche e televisive, che ha ideato e condotto, alle acute analisi a tratti romanzate apparse su La Stampa e La Repubblica, Baricco è uno degli autori contemporanei più amati, ma anche discussi. Anticonvenzionale, come quando elabora la sua teoria sui “Barbari”, nuovi protagonisti della società postmoderna. Saggista, critico musicale, autore di testi teatrali, al suo monologo Novecento, il regista Giuseppe Tornatore si è ispirato per il film La leggenda del pianista sull’Oceano. Tra i titoli delle sue pubblicazioni ricordiamo Oceano mare, Seta, City. Tre anni fa ha scritto e diretto anche il film Lezione ventuno, sulla nascita della nona sinfonia di Beethoven, incentrato sulla figura di Mondrian Kilroy, personaggio del suo romanzo City.
Dedicata al tema della Frontiera e ai “Nativi Americani” anche la performance musicale di EMANUELE ARCIULI. Il compositore e pianista Emanuele Arciuli per ROSSO DI SERA eseguirà due brani del repertorio americano: Mazhenaabikiniganing Aagawong (Inscription Rock) di B. Croall e Phrygian Gates di John Adams. Vincitore quest’anno del prestigioso Premio Abbiati come miglior solista, Arciuli è uno dei protagonisti più interessanti della scena concertistica contemporanea, perché ha saputo coniugare la tradizione classica alle nuove frontiere della musica dei nostri giorni, cogliendo in special modo le suggestioni statunitensi. Agli indiani d’America è ispirato un originale progetto che fu eseguito nel 2008 allo Smithsonian Museum di Washington.
Ogni serata ROSSO DI SERA - presentata da Gino Castaldo con la regia di Gianpiero Borgia - proporrà gli aforistici video Painting/Retoque del celebre videoartista belga, in esposizione al Moma di New York, Francis Alys.
Per “LE ANTEPRIME DI FRONTIERE”, in prima nazionale al Multicinema Galleria, saranno proiettati alle 18 “Sono rimasto senza parole” di Elisabetta Sgarbi (presente in sala) e alle 19.30 “The Only Good Indian” di Kevin Willmont, con protagonista Wes Studi (presente in sala).
“Sono rimasto senza parole”. Antonio Stagnoli e Pino Roveredo. Un pittore e uno scrittore. Sordomuto, Antonio Stagnoli, sin da giovanissimo. Figlio di sordomuti, Pino Roveredo. Entrambi vessati dai colpi della vita, entrambi riscattati attraverso l’arte che, della vita, li ha fatti innamorare di nuovo. Davanti alla telecamera, ma soprattutto dimentichi di essa, tentano di raccontarsi, a parole e a gesti, a partire da quel luogo da cui entrambi provengono, il silenzio. Così, alla luce di una tacita condivisione, nello studio del pittore Stagnoli a Bagolino, prendono forma i ricordi dell’uno e dell’altro: gli amori, la famiglia, le vittorie e le sconfitte, le amicizie e quelle che parevano tali, la grande Storia e quella più minuta, i mecenati, i critici. E, su tutto, l’arte. A seguire la proiezione, “Carta bianca a Elisabetta Sgarbi”, Elisabetta Sgarbi dialoga con lo scrittore Pino Roveredo.
Alle 19.30, sempre al Multicinema Galleria (ingresso 2 euro, anteprima europea del film “The Only Good Indian” di Kevin Willmot, con in sala il protagonista Wes Studi.
Ambientato in Kansas nei primi del ‘900, un giovane nativo americano è strappato alla sua famiglia e costretto a frequentare una ‘scuola’ per l’inserimento nella civiltà dei bianchi. Quando scappa per tornare dai suoi, un cacciatore di taglie di origine Cherokee, che ha tradito le sue radici, è assoldato per trovare e riportare il ragazzino in istituto.
Il programma della giornata prevede un appuntamento a ingresso libero con “LE CONVERSAZIONI DI FRONTIERE” nell’ex Palazzo delle Poste dell’Università degli Studi di Bari (alle 11, ingresso libero). La filosofa e scrittrice Michela Marzano e lo scrittore Mauro Covacich, dialogheranno con lo scrittore Anais Ginori sul tema “Identità di frontiera.
La frontiera è un paradosso. Luogo dove l’identità diventa indefinibile, impalpabile per divenire altro da sé. Un mosaico di esperienze che nel tempo della globalizzazione ridisegna i caratteri, cambia le direzioni, intensifica le relazioni all’insegna della scoperta, pur mantenendo saldo il richiamo alle proprie origini. Un senso di appartenenza che non si esaurisce nella contemplazione delle proprie radici, ma proietta più in là , dove i linguaggi e
le prospettive si confondono, si alterano e si ricompongono. Le frontiere di chi non si sente stanziale, men che mai nell’anima, e vive perennemente in bilico tra una storia, la propria, e tante storie, quelle che si incrociano nel momento liminare. La letteratura ha narrato le identità di luoghi di frontiera e dei suoi abitanti, un esempio su tutti, gli autori triestini. Pensiamo alle parole che usa lo scrittore Scipio Slataper, per raccontare la sua Trieste alla
poetessa Sibilla Aleramo in una lettera del 1912. “Quando poi qualcuno viene, noi non sappiamo fare altro che condurlo per queste grigie vie e meravigliarci che egli non capisca”, scrive Slataper, perché l’identità di frontiera è indicibile.
Infine, prosegue al cinema Abc la rassegna a ingresso libero “FILM DI FRONTIERA”, in programma (alle 20.30) la proiezione del film TOMBOY di Céline Sciamma, in sala il produttore della Teodora Film Vieri Razzini.
Laure, dieci anni, insieme ai genitori e alla sorella Jeanne si trasferisce durante le vacanze estive. La mamma è incinta del terzo figlio (un maschio) e il padre è impegnato al lavoro. La bambina approfitta della distrazione degli adulti per prendere una decisione: nel nuovo ambiente si farà credere un maschio. È come Michael che farà le prime amicizie e, in particolare, attirerà l’attenzione di Lisa che finirà con l’innamorarsi del nuovo arrivato con il quale scambierà qualche bacio e momenti mano nella mano. Fino a quando potrà durare questa situazione?
I biglietti sono disponibili gratuitamente a partire dalla 18.30 ogni giorno presso il botteghino del cinema Abc.
Visibile fino al 23 ottobre nell’ex Palazzo delle Poste (tutti giorni dalle 10 alle 21, ingresso libero) la mostra fotografica “La prima volta di Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e Olivo Barbieri” a cura di Pier Giorgio Carizzoni.
Al Cineporto di Bari, invece, è visibile fino al 5 ottobre la mostra documentaria “IntegrAzione”: vent’anni dagli sbarchi albanesi sulle coste pugliesi realizzata da fotoreporter Vittorio Arcieri per Integra Onlus (ingresso libero, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
“FRONTIERE – La prima volta”, fino al 1° ottobre si svolgerà tra i saloni dell’ex Palazzo delle Poste dell’Università di Bari, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Cinema ABC, il Multisala Galleria, e il Cineporto di Bari in Fiera del Levante, è una ricerca, un tragitto, un’opportunità di conoscere temi e protagonisti, un passo lungo le frontiere, di là da ogni luogo comune.
“FRONTIERE – La prima volta”, ideata da Oscar Iarussi che la dirige con Silvio Danese e Pier Giorgio Carizzoni, è promossa dalla Regione Puglia e dall’Unione Europea con fondi FESR 2007-2013 riferiti all’Asse IV - Linea d’Intervento 4.3, e organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission, ed è organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Comune di Bari e la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
INFO su orari e prezzi: www.frontiereweb.it
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