Inizio del menù
Fine del menù
Sono tutti pugliesi o hanno già girato in Puglia i registi che la Fondazione Apulia Film Commission ammette al contributo della prima tranche del proprio Film Fund (fondo per le produzioni cinematografiche da realizzarsi in Puglia): sul fondo annuale di 700mila euro, ne sono stati stanziati in questa prima fase 233mila.
“L’uomo nero” di Sergio Rubini ottiene il massimo contributo di 100mila euro per una gustosa commedia dagli aspetti autobiografici e ricca di autentici scorci pugliesi, produzione di cui è partita da poco la ricerca location e la preparazione a cura della Bianca Film di Donatella Botti.
Il foggiano Giovanni Albanese con il suo nuovo film “Senza arte né parte”, prodotto dalla Lumière di Lionello Cerri (che girerà per sei settimane in Salento), ha ottenuto un contributo di 65mila euro.
L’inedito giovane trio di registi pugliesi, Mario Bucci, Pierluigi Ferrandini e Francesco Lopez, con “Da che parte stai”, storia di un’impossibile riscatto sociale che si girerà interamente a Bari, ottiene un contributo di 40mila euro.
L’attrice e regista Virginia Barret con “Anime in volo”, lungometraggio che propone un melò ambientato tra Peschici, Isole Tremiti e Foggia, ottiene un contributo di 25mila euro.
C’è spazio anche per la musica di qualità e per uno degli artisti pugliesi più noti all’estero per il videoclip di “Karma Flower” di Nicola Conte, tratto dal suo ultimo album “Rituals”.
Ma non è tutto, l’Apulia Film Commission garantisce l’ospitalità alle produzioni di altri lungometraggi e a documentari a iniziare da “Noi credevamo”, il nuovo film sul Risorgimento di Mario Martone che si girerà per due settimane a Bovino e Deliceto, in provincia di Foggia.
Un’altra singolarità è che la Murgia di Gravina, Altamura e Poggiorsini “si traveste” da Afghanistan, ospitando le riprese del film “Hard news aka finding Bin Laden” diretto da Henry Naylor e prodotto dalla Downtown Pictures.
Il regista Tonino Zangardi con il film “Quello che non ho”, interamente girato a Lecce, completa il quadro dei lungometraggi sostenuti dall’Apulia Film Commission.
Infine, i documentari ed i cortometraggi che riceveranno il sostegno dell’ospitalità sono: “Reti bianche” di Gianluca Arcopinto, “Un pesce di nome Pio” di Davide Minnella e “Confine di Sabbia” di Mauro Aprile Zanetti.
Come da regolamento, la valutazione consultiva della qualità artistica e della congruità produttiva è stata affidata a due critici cinematografici pugliesi: Carlo Gentile e Vito Luperto. La Fondazione Apulia Film Commission comunica, inoltre, che il termine di scadenza della seconda tranche è fissata al 31 maggio 2009. (18.03.2009)
Torna per il secondo anno al cinema ABC - Centro di cultura cinematografica di Bari la rassegna di vecchi e meno vecchi film in 35 mm, realizzata grazie alla [...]
Tra le iniziative prioritarie che l’Apulia Film Commission ha adottato sin dalla sua costituzione, un posto di assoluto rilievo spetta alla divulgazione [...]
Nel segno del rispetto per l’ambiente e per i suoi ritmi naturali, tra danza, musica, filosofia e teatro. Si muove in questa direzione la rassegna [...]
Il 25 Giugno dalle ore 10:00 alle ore 17:00 presso il Cineporto di Bari si terrà il casting per “Giulietta”. Si [...]
La Cine Art Entertainment di Bari cerca ruoli e comparse per il cortometraggio “Vite Segnate” regia di Michele [...]
ALTERA STUDIO cerca differenti ruoli per una serie di spot ministeriali per la regia di Roberto Tafuro da girare in Puglia [...]
29 June 2012 - silvio.maselli
Se per oltre tre anni ti svegli la mattina alle cinque, saluti tuo figlio piccolo e tuo marito, prendi la macchina e raggiungi la stazione di Lecce, prendi il treno e arrivi a Bari, attendi [...]
28 June 2012 - silvio.maselli
I colleghi che hanno fatto in questi anni la Friuli Venezia Giulia Film Commission sono stati un esempio per tutti noi. Hanno inventato il funding per l’audiovisivo, dotandosi di regole [...]
27 June 2012 - silvio.maselli
Si può fare tutto in questo Paese, stuprare la Costituzione, approvare leggi elettorali orrende, approvare una cosa che si chiama IMU e dare la colpa a Monti per la sua introduzione, ma quando [...]