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D’AUTORE, IL CIRCUITO DELLE SALE DI QUALITA’ DI APULIA FILM COMMISSION, COMUNICA CHE DOMANI, DOMENICA 29 GENNAIO, SARA’ PROIETTATO ALLE 19 E ALLE 21 AL DB D’ESSAI DI LECCE IL FILM “SETTE OPERE DI MISERICORDIA” DI MASSIMILIANO E GIANLUCA DE SERIO. ALLE 20.30, TRA IL PRIMO E IL SECONDO SPETTACOLO, I DUE REGISTI SARANNO IN SALA PER INCONTRARE GLI SPETTATORI E I GIURATI DELLA CATEGORIA “GIOVANI” DEL PREMIO DAVID DI DONATELLO.
D’autore, il circuito delle sale di qualità di Apulia Film Commission, comunica che domani, domenica 29 gennaio, sarà proiettato alle 19 e alle 21 al Cinema DB d’Essai di Lecce il film “Sette opere di misericordia” dei gemelli Massimiliano e Gianluca De Serio. Alle 20.30, tra il primo e il secondo spettacolo, i due registi saranno in sala per incontrare gli spettatori e i giurati della categoria “giovani” del premio David di Donatello.
“Sette opere di misericordia” è il primo lungometraggio dei due registi torinesi. Dopo avere girato i festival di mezzo mondo (da Locarno a Villerupt, da Annecy a Londra, da Torino a Rio, da Marrakesh al Tertio Millennio Film Fest, dove hanno ritirato il Premio Navicella - Cinema Italiano assegnato da FEdS e dalla Rivista del Cinematografo), il film giunge nelle sale italiane per confrontarsi col pubblico.
La pellicola racconta la storia di Luminita (Olimpia Melinte), giovane clandestina che vive ai margini di una baraccopoli e che decide di uscire dalla propria situazione di indigenza. Per farlo, si imbatte nel solitario Antonio (Roberto Herlitzka), anziano e malato. Lo scontro è inevitabile, da qui la lotta e la segregazione, poi la sopraffazione reciproca, infine lo spiraglio per un autentico, insperato, contatto umano.
“Non è il tema dell’immigrazione ad interessarci – precisa Gianluca De Serio-, quanto la questione dell’identità e per questo ci interessa la figura dell’immigrato clandestino come metafora di una condizione civile, psicologica: Luminita, che significa piccola luce, è il prototipo dell’essere umano nella società contemporanea. L’immigrato clandestino è colui che, per definizione, cerca un’identità ”.
Scandito da sette cartelli che richiamano le altrettante opere di misericordia corporale che danno il titolo al film, il lavoro dei fratelli De Serio “è un film a più livelli, dove il percorso morale della protagonista si inserisce in un meccanismo che la stritola: proprio quando la morsa la stringe in una via senza uscita, Luminita è incalzata nella sua strada verso la redenzione” (fonte www.ilcinematrografo.it).
Per ulteriori informazioni rivolgersi al botteghino del Cinema DB d’Essai di Lecce (via dei Salesiani 4, info: 0832.39.05.57)
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